Agroalimentare Brasile

Uffici ed aule vuote, come anche ristoranti e negozi. L’anno di 2020 sarà ricordato per sempre come il periodo in cui il mondo ha affrontato la crisi del Coronavirus. Nello stesso anno, il Ministero dell’agricoltura, dell’allevamento e dell’approvvigionamento (Mapa) ha compiuto 160 anni con una nuova sfida: promuovere misure per garantire l’approvvigionamento di cibo e mantenere operativi i servizi essenziali, come l’ispezione sanitaria, e ridurre gli impatti della crisi sul reddito dei produttori rurali, soprattutto di piccole e medie dimensioni.

Il Mapa ha quindi istituito il Comitato CC-Agro-COVID19, formato da 14 membri delle segreterie ministeriali, la Società di Fornitura Nazionale (Conab) e la Società Brasiliana di Ricerca Agricola (Embrapa). L’obiettivo principale del CC-Agro-COVID19, ancora in attività, è monitorare e proporre strategie per superare gli effetti della pandemia sulla produzione e fornitura agricola.

Gli sforzi del comitato sono risultati efficaci per sostenere il comparto agricolo brasiliano. Nonostante la pandemia, l’anno si è concluso in positivo per il settore, il quale ha mantenuto, ed in certi casi superato, i ricavi dell’anno precedente. Il Brasile si è riconfermato come il più grande produttore mondiale di caffè e succo d’arancia, il secondo più grande produttore di zucchero, semi di soia in cereali, manzo e pollo ed il terzo nella produzione di mais.

Classifica dei Ricavi più Elevati (in R$ miliardi)

Fonte: CNA (2020)

Secondo la Confederazione dell’agricoltura e dell’allevamento del Brasile (CNA), il PIL dell’agroalimentare brasiliano ha avuto una notevole crescita del 2,06% a dicembre 2020. Aumentando cosí la quota del settore nel PIL del paese, che corrispondeva al 26,6%. In termini monetari, il Brasile ha chiuso l’anno con un PIL di R$ 7,45 bilione, mentre il PIL dell’agro-business brasiliano è stato di R$ 2 bilione.

E quali sono le aspettative dell’agribusiness per il 2021? L’agro-business deve continuare a dare un contributo significativo alla ripresa dell’economia, al sostegno dell’occupazione e del reddito, nonché al mantenimento dei flussi di importazione a fronte dell’instabilità dell’attuale scenario economico, ancora scosso dalla pandemia.

Secondo i dati piú recenti del ministero dell’Agricoltura, l’agroalimentare brasiliano ha esportato 6,47 miliardi di dollari a febbraio 2021 (un aumento del 2,8% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso). Ed è il quarto esportatore mondiale di prodotti agricoli (dietro L’Unione Europea, Gli Stati Uniti e La Cina).

Il settore genera anche numerosi posti di lavoro, assorbendo praticamente un lavoratore brasiliano su tre. Secondo il più recente Indagine Nazionale (PNAD), del totale di 94,4 milioni di lavoratori intervistati, il 32,3% (cioè 30,5 milioni) apparteneva all’agro-business.

 

 

 

Fontes:

Ministero dell’agricoltura, dell’allevamento e dell’approvvigionamento; Mapa (2021).

Confederazione dell’agricoltura e dell’allevamento del Brasile; CNA (2021).

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